23 Apr 2018

Giornata mondiale del libro: gli scrittori del Gambrinus

Oggi 23 Aprile si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, una giornata interamente dedicata alla cultura, appuntamento ormai fisso nelle manifestazioni culturali nazionali e internazionali.

Patrocinata dall’UNESCO, questa giornata è  dunque una sorta di tributo ai libri, un modo per incoraggiare i giovani a conoscere e a scoprire il piacere della lettura.

Per questo motivo anche noi del Gambrinus abbiamo deciso a modo nostro, di dare un personale contributo a questa giornata, raccontandovi all’interno del nostro blog alcuni degli scrittori delle opere più celebri che hanno fatto di Napoli ma soprattutto del Gran Caffè Gambrinus lo scenario perfetto in cui sono state realizzate quelle opere letterarie che li hanno resi praticamente immortali.

Gambrinus: tra caffè e cultura

Come in molti di voi già  sapranno, il Gran Caffè Gambrinus è stato da sempre a partire dal 1860, uno dei punti focali della nostra città , il cuore pulsante della vita mondana, culturale e letteraria della città  di Napoli.

Regnanti, politici, giornalisti, letterati e artisti di fama internazionale nel corso degli anni ne hanno fatto il luogo dove incontrarsi, discutere e scrivere versi, come nella migliore tradizione europea del caffè letterario.

Questo storico locale partenopeo, acquisisce il suo massimo splendore nel periodo che gli storici hanno contrassegnato come la Belle Epoqué”.Durante proprio questi anni del primo novecento, infatti il Gambrinus, diventa il salotto della cultura e dell’arte, in cui personalità  di tutto il mondo trascorrevano ore a conversare e progettare grandi idee e la realizzazione di capolavori.

Scrittori illustri

I letterati italiani e soprattutto stranieri erano dunque soliti fermarsi proprio qui. Ricordiamo tra gli ospiti più illustri lo scrittore Gabriele D’Annunzio che compose proprio al Gambrinus i versi della celebre canzone “A’vucchella”, la scrittrice Matilde Serao che fondò il quotidiano “Il Mattino” seduta proprio ai tavolini del caffè, Benedetto Croce che fece di Napoli la sua seconda città , lo scrittore irlandese Oscar Wilde che si recò nella città  partenopea con Lord Alfred Douglas dopo i tristi giorni di prigionia, Ernest Hemingway, il filosofo francese Jean-Paul Sartre che scrisse pensieri su Napoli ai tavolini del Gambrinus.

Insomma non c’è forse un modo migliore per celebrare la giornata mondiale del libro, magari seduti proprio ai tavolini del Gambrinus, sorseggiando dell’ottimo caffè napoletano, sfogliando le pagine di un libro e godersi tutta la cultura e la storia che solo qui è possibile respirare.