21 Mag 2020

L’Italia che riparte

di Simona Vitagliano

L’Italia s’è desta.

Di nuovo.

Con il 18 Maggio 2020 si è detto addio alla fase più restrittiva della quarantena che ci ha tenuti al sicuro e al riparo, tra le mura domestiche, per evitare una diffusione incontrollata del Covid-19 e la congestione degli ospedali. Con la discesa della curva epidemiologica è cominciata, così, una nuova fase di apertura e di aperture.

Con le dovute differenze tra regione e regione.

 

Porte spalancate… all’ottimismo

Sebbene la parola d’ordine sia ancora “cautela“, è innegabile che questa nuova fase sia un grido di libertà per tutti quelli che hanno vissuto due mesi isolati dal mondo – di cui hanno potuto sbirciarne quasi ogni angolo, però, tramite lo smartphone -, chiusi in casa e magari senza nemmeno la possibilità di una passeggiata in terrazza o in giardino. Molti, in effetti, hanno avuto come unico contatto con l’esterno soltanto una finestra o un balcone, per non parlare di chi abita nei famosi e caratteristici vasci napoletani che, però, non consentono certo una qualità di vita ottimale durante lunghe e obbligate permanenze.

Insomma, in questa “fase 2 bis“, come è stata ribattezzata, non solo tutta l’Italia sta lentamente tornando a passeggiare per strada – ovviamente rigorosamente in mascherina -, ma stanno riprendendo anche tutte le attività commerciali che mandano avanti economicamente le nostre famiglie ed il Paese intero.

Qui in Campania, bar e ristoranti sono stati gli ultimi ad alzare la serranda ma, nel frattempo, parrucchieri, barbieri e centri estetici hanno ricominciato a farci belli, nell’attesa che anche i fitness centre e le palestre riaprano i battenti e ci rimettano in forma; perché, si sa, durante il lockdown ciò su cui proprio non si è lesinato è stato il buon cibo!

Anche stabilimenti balneari, commercio al dettaglio, mercati, fiere e servizi per l’infanzia sono stati inclusi nella nuova regolamentazione anti-contagio a base di DPI e distanziamento sociale e parchi, ville e musei sono tornati fruibili, pronti per regalarci relax, cultura e qualche scorcio di natura; insomma, pian piano e con i dovuti accorgimenti, l’Italia si sta riappropriando dei suoi spazi e delle sue abitudini dopo il periodo più duro mai vissuto dopo il dopoguerra e, sicuramente, con qualche consapevolezza in più.

 

Cosa ci aspetta a Giugno?

La mente corre già a quello che sta per arrivare: le prossime date importanti stabilite dal governo, infatti, sono quelle del 3 e del 15 Giugno.

Nel primo step riprenderanno gli spostamenti tra regioni e riapriranno persino i confini con tutti quei Paesi europei in cui, ovviamente, non saranno in atto misure di quarantena incompatibili con questa normativa; nel secondo, infine, i bambini potranno cominciare a partecipare a centri estivi per l’infanzia e dovrebbe essere consentito l’accesso a teatri e cinema per lasciarci godere, sempre prendendo le giuste precauzioni, tutti gli spettacoli di cui il Coronavirus ci ha privati. Anche molti voli è previsto che ripartano in quest’occasione.

 

Intanto, qui al Gambrinus, proprio oggi, abbiamo servito il nostro primo caffè dopo tanto tempo: emozioni vecchie e nuove si sono mescolate e affollate nella nostra mente, prontamente condivise – semplicemente con uno sguardo – con i nostri primi ospiti. Non vedevamo l’ora di essere parte di questa riapertura che, per noi come per voi tutti, è il simbolo di un nuovo inizio!