29 Mar 2019

La storia del Palazzo del Cardinale Zapata

Nel cuore della città  di Napoli, precisamente nella storica piazza Trieste e Trento, sorge uno dei palazzi simbolo del potere in città  ovvero il palazzo del Cardinale Zapata.

La storia

Costruito nel 1550 per volontà  del cardinale Antonio Zapata, in origine questo palazzo aveva un aspetto completamente diverso da quello che ha oggi. Il suo aspetto infatti somigliava più a quella di un castello con tanto di torri, fossati e ponte levatoio.

Il palazzo fu costruito appunto per ospitare Zapata che divenne in poco tempo un temutissimo inquisitore. Questo “castello” fu la residenza dell’ecclesiastico fino al 1620, anno in cui il cardinale visto il pessimo rapporto instaurato con il popolo napoletano, fu costretto ad abbandonare per rientrare in patria.

Successivamente fu acquistato dal Barone Girolamo Sarnelli che lo trasformò nella residenza per se e la sua famiglia, apportando anche diverse migliorie sotto il profilo architettonico.

Nel 1810 invece il palazzo passò nelle mani del medico Domenico Cotugno, che si occupò dell’ennesima restaurazione dell’edificio, questa volta però ispirandosi ai primi progetti di Carlo Vanvitelli.

Da questo momento in poi il palazzo del Cardinale Zapata, visse il massimo splendore architettonico, in chiave neoclassica che tutt’ora è possibile ammirare.

Dal potere alla cultura

Questo palazzo racchiude in sè, storie davvero avvincenti legate ai personaggi che ha ospitato. Nel corso del tempo, possiamo dire, che è passato da palazzo del potere a palazzo della cultura. Negli ultimi anni infatti palazzo Zapata è diventato la sede di uno dei più famosi caffè della città , ovvero il Caffè Europa, e di alcuni circoli culturali.

Nonostante le sue molteplici trasformazioni, continua a mantenere il suo fascino intramontabile.