08 Gen 2019

Storia e leggende della bandiera napoletana

La bandiera per un popolo ha un compito davvero importante ovvero quello di trasmettere un forte senso di appartenenza, di unità . Anche la città  di Napoli possiede la sua personalissima bandiera, carica di simbolismi, la cui nascita è circondata da miti e leggende.

La bandiera partenopea è caratterizzata da due colori predominanti l’oro e il rosso, con uno stemma centrale che ricorda uno scudo con una corona. Nel tempo la bandiera ha subito diversi mutamenti, ma ha sempre mantenuto i due colori predominanti, probabilmente frutto di un simbolismo pagano dove il rosso e l’oro rappresentavano il simbolo del sole e della luna. 

Secondo invece un’altra interpretazione i due colori erano ispirati alla forza bellica, e alle vittorie militari cui videro protagonisti la città  di Napoli, il rosso e l’oro erano dunque due colori simbolo di  ricchezza forza e potere.

Una bandiera in continua evoluzione

Se dunque i colori nel tempo non sono mai mutati, a cambiare è stato lo stemma centrale che si è trasformato in base ai cambiamenti politici e societari vissuti dalla città .

A partire dalla metà  del 1600 con la rivolta di Masaniello lo stemma della bandiera era caratterizzato dalla lettera P e questo per sottolineare l’importanza del potere del popolo, su una aristocrazia che aveva messo in ginocchio la città . Subito dopo la lettera P fu sostituita alla C, che doveva richiamare all’espressione latina Civitas, che significa cittadinanza per sottolineare il senso di appartenenza.

Durante il dominio borbonico, lo stemma dello scudo scomparve per far posto al complesso blasone della famiglia reale dei Borboni, in cui non mancarono la rappresentazione dei domani della famiglia reale spagnola.

Con l’unità  Italia invece lo stemma borbonico viene sostituito con lo scudo con sopra la rappresentazione di una corona ducale, simbolo di libertà  e indipendenza.

Con l’avvento del periodo fascista cambia la società , i poteri politici sono concentrati nelle mani di un solo uomo, e a cambiare è ancora una volta la bandiera. A quella napoletana infatti si aggiunge un fascio littorio simbolo del Fascismo, eliminato poi in seguito alla caduta del regime dittatoriale.Da questo momento in poi la bandiera della città  è rimasta immutata ma conserva ancora il fascino di miti e leggende ancora tutti da svelare.