27 Set 2019

Un Vesuvio di babà 

di Simona Vitagliano

150 golosissime e dolcissime monoporzioni chiamate a rappresentare due simboli eterni della città  di Napoli: è il Vesuvio di babà , preparato nel laboratorio del Gran Caffè Gambrinus su commissione di un cliente… molto esigente!

Il Gran Caffè dei Record

Naturalmente, non è l’unica preparazione “maxi” in cui lo staff del Gambrinus si è ritrovato a cimentarsi: proprio questa primavera, infatti, il Gran Caffè ha messo a disposizione di napoletani, turisti e passanti la pastiera più grande del mondo, un dolce dal diametro di oltre 2 metri, del peso di oltre 300 chili e del valore commerciale di circa 7mila euro che è rientrato ufficialmente nel Guiness dei Primati. Una vera e propria opera d’arte che ha richiesto, per la cottura, uno stampo speciale ed un forno particolare, messo a disposizione da un panificio, che ha deliziato tantissimi “degustatori occasionali” che si sono lasciati immortalare da telecamere e macchine fotografiche, rilasciando persino divertenti interviste ai giornali; in quell’occasione, come sempre, non sono mancati anche i personaggi di spicco della cultura partenopea per l’assaggio di rito!

Un’ordinazione “speciale”

Il Vesuvio di babà , invece, è stato espressamente richiesto da un cliente del Gran Caffè che ha riposto nel nostro staff tutta la sua fiducia per fare bella figura ad un evento importante.

Una enorme pila di piccoli babà  è stata delicatamente appoggiata su un vassoio, unendo i singoli dolcetti con ciuffi di panna, zucchero e creme, sormontando il tutto con due elementi più grandi, sempre rigorosamente in pasta del babà , a simbolo della bocca del vulcano e del vicino Monte Somma. Un’idea, come riferito dallo stesso personale (il Direttore del Gambrinus, Gennaro Ponziani, il mastro pasticcere Stefano Avellano e Massimiliano Rosati) – che non ha mancato di immortalarsi insieme all’opera in uno scatto fotografico diventato virale sui social – realizzata per la prima volta dal dottor Amilcare Troiano, ex presidente, neanche a dirlo, del Parco Nazionale del Vesuvio.

 

Vi abbiamo ingolosito?

Alla prossima “maxi” creazione!