Torrone Munaciello
29 Ott 2025

Un torrone dedicato al Munaciello

Un torrone dedicato al Munaciello

 

Una chiacchierata con Massimiliano Rosati, responsabile del laboratorio di pasticceria del Gran Caffè Gambrinus, per scoprire come è nata l’idea di questo originale e delizioso torrone.

 

La cosa bella del torrone è che si prepara solo una volta l’anno. I bambini lo aspettano con impazienza, proprio come l’uovo di Pasqua e il panettone. Che cosa ci dici di questo aspetto?

Bisogna essere onesti: non si è consolidata una vera tradizione del torrone, rimasta per lo più circoscritta alla Festa dei Morti. Eppure il torrone meriterebbe maggiore lustro, perché è un classico della nostra tradizione gastronomica. Noi continuiamo a produrlo e i pasticceri del Gambrinus lo stanno anche reinventando, così da continuare a tramandare questa antica ricetta.

 

C’è ancora richiesta di torrone da parte della clientela? Quali gusti sono i più richiesti?

Sì. Chi conosce il torrone morbido napoletano lo ama, lo cerca e lo desidera. I gusti più classici sono al cioccolato, al pistacchio, alle nocciole. Molto richieste anche le varianti alla cassata e al caffè.

 

Alcuni anni fa il Gambrinus ha proposto il torrone del Conte Dracula. Perché?

Circa dieci anni fa un gruppo di storici dell’Università di Tallinn, in Estonia, sostenevano che la tomba del Conte Dracula (Vlad III di Valacchia, meglio conosciuto come Vlad Draculea l’Impalatore) si trovasse proprio a Napoli, e precisamente nel chiostro piccolo di Santa Maria la Nova. Questa notizia ci ha riempito d’orgoglio, perché ha confermato quanto la nostra città sia una delle più ricche di storia e cultura al mondo. Per questo il torrone dedicato a Dracula (pur trattandosi di un personaggio discutibile) è stato creato dai nostri maestri pasticceri non tanto con finalità commerciali, quanto per promuovere e valorizzare le tradizioni della nostra città.

 

Quest’anno il Gambrinus presenta il torrone dedicato al Munaciello. Ci raccontate com’è nato?

Abbiamo deciso di legare il nuovo torrone a un’altra figura della tradizione partenopea, dal carattere esoterico e popolare. Il Munaciello (“piccolo monaco” in dialetto) è uno spiritello dalla natura insieme benefica e dispettosa, di solito rappresentato come una figura minuta, talvolta deforme, di bassa statura, avvolta in un saio, che si aggira nei palazzi e nelle case dei napoletani. Questo personaggio affonda le sue radici in un fatto storico: nei secoli passati, a Napoli, i “pozzari” (gli addetti all’antico acquedotto cittadino, che scorreva nelle grotte sotterranee sotto i palazzi che si vestivano con una tunica per proteggersi dall’umidità) spesso entravano nelle abitazioni per fare “visita” alle signore rimaste sole. Al rientro dei mariti, i regali trovati in casa e le stanze in disordine risultavano difficili da spiegare. Nacque così la leggenda del Munaciello.

 

Com’è fatto questo nuovo torrone?

Lo strato esterno è di gianduia, mentre l’interno è composto da cioccolato bianco e cereali. La forma e il colore richiamano il manto del monaco, o meglio, del Munaciello.

Un dolce da provare.

Happy Halloween 2025

M.S.