
Mangia napoletano, bevi caffè napoletano … Vivi napoletano!
Il nostro caffè ha delle caratteristiche peculiari che lo rendono un unicum in tutto il mondo
Articolo scritto da Michele Sergio e pubblicato su L’Espresso napoletano nel mese di dicembre 2019
Perché la cultura, la lingua, il cibo, i colori, i costumi napoletani riscuotono quasi sempre successo tra italiani e stranieri soprattutto quando visitano la nostra città ? Come succede che chi la vive, anche per pochi giorni, percepisce d’essere a Napoli, in un contesto differente da quello italiano?
La risposta è da cercare senz’altro nella storia di Napoli e del Mezzogiorno, per secoli regno autonomo ed indipendente, dove si sono sviluppate cultura, lingua e tradizioni autonome e peculiari. Con l’unità d’Italia – mero atto politico e formale proveniente dai vincitori – furono uniti sotto un solo re ed un governo unico popoli completamente diversi, stati del tutto stranieri l’uno con l’altro, fu imposta una nuova identità , quella italiana appunto, esistente, in realtà , solo sulla carta. Per oltre 150 anni accanto all’italiano è, così, sopravvissuto l’idioma partenopeo; accanto alla tradizione ed alla cultura italiana è convissuta quella napoletana. Quando si parla di Napoli, per di più, si parla anche del Sud Italia intero, di cui la nostra città ha costituito per decine e decine d’anni la capitale; idee, progetti, tendenze e tradizioni del Meridione sono nate e/o obbligatoriamente passate – e in parte passano ancora – per il capoluogo campano. Riteniamo sia, dunque, questa la ragione che spiega la sensazione del visitatore di trovarsi in un paese distinto dall’Italia quando si trova a Napoli, in un contesto quasi autonomo e, comunque, differente da quello nazionale.
Vivere napoletano significa non solo parlare altra lingua, ragionare in un modo particolare, avere usanze e tradizioni peculiarissime ma, anche, vestire, divertirsi, bere e mangiare “differenziato” rispetto al più generale contesto della Nazione.
A partire dai singoli prodotti: pasta, pizza, dolci, gelato e caffè, solo per citare le eccellenze nostrane, sono un unicum, ben definito nell’ambito dello Stivale nazionale.
Il caffè che si beve a Napoli, particolarmente, si differenzia ancor più dagli altri nazionali per tradizione, ritualità e gusto. E’ unico per miscela e utilizzo di alcuni macchinari. Berlo vuol dire rispettare gesti e passaggi codificati, essere parte di un piccolo rito che si rinnova, quasi immutato, di generazione in generazione. Lo si fa quasi sempre in compagnia al bar, quasi necessariamente condividendo un momento sociale, addirittura quando si è soli, posticipando con un sospeso l’ideale compagnia d’altra persona!
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