
Il Palazzo Reale di Napoli: dove la Gatta Cenerentola perse la scarpetta
di Simona Vitagliano
Conosciamo tutti la favola di Cenerentola, soprattutto grazie al contributo di Walt Disney: è la storia di una ragazza sfortunata che si ritrova, quasi per caso, alla presenza di un bel principe ad un ballo di corte, serata in cui perderà una scarpetta di cristallo che sarà , poi, il tramite della sua felicità futura.
Proprio quella scarpetta, in effetti, nel nostro immaginario ha acquisito un valore simbolico molto forte, dimostrandoci che, a volte, è proprio il caso a decretare la nostra fortuna… a patto di saper cogliere l’attimo e di mescolare il tutto ad una piccola dose di buona volontà .
Da bambini avremo guardato e riguardato la scena della fuga dal castello almeno un milione di volte: ma chi avrebbe mai potuto sapere che quella gradinata percorsa così frettolosamente, in origine, fosse quella del Palazzo Reale di Napoli?
Ma andiamo con ordine: rilassatevi e sorseggiate un caffè, perché abbiamo qualcosa da raccontarvi!
La vera ispirazione per la “Gatta Cenerentola”
L’autore della favola originaria di Cenerentola, come molti sanno, è Giambattista Basile, giuglianese vissuto a cavallo tra il Cinquecento ed il Seicento, autore di una serie infinita di racconti che hanno ispirato le favole moderne più famose, tra cui anche quelle Disney.
In effetti, il letterato fu il primo a utilizzare la fiaba come “trattenimento de peccerille“ (intrattenimento dei bambini), per dirla alla sua maniera, tant’è vero che si deve proprio a lui l’ideazione di questo modello narrativo.
Il suo “Lo cunto de li cunti“, però, fu pubblicato soltanto postumo (Basile morì nel 1632 e la raccolta venne edita tra il 1634 ed il 1636) e, tra le 50 storie che raccontava – di cui molte anche da uno spiccato senso quasi horror -, includeva proprio quella della “Gatta Cenerentola“: con un’atmosfera, però, decisamente diversa da quella a cui siamo abituati, in cui la protagonista, di nome Zezolla (quello di “Gatta Cenerentola” era un soprannome datogli dalle sorellastre), addirittura si macchia dell’omicidio della matrigna.
Basile, in realtà , sebbene sia nato e morto a Giugliano in Campania, nel corso della sua vita ha vissuto molti anni in giro per l’Italia e, ovviamente, a Napoli: proprio per questo ne conosceva bene la geografia e gli edifici più importanti, tant’è che molti studiosi sono concordi nell’identificare nello Scalone d’Onore del Palazzo Reale proprio la gradinata che fu di ispirazione al poeta per raccontare l’episodio della perdita della scarpetta (o meglio, della pianella) della sua protagonista!
Insomma, nell’immaginario dell’autore, Cenerentola avrebbe danzato con il suo principe proprio a due passi dal Gambrinus (ma qualche secolo prima della sua comparsa), in una cornice tutta napoletana fatta di fasti ed eleganza.
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